IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON

24 Aprile 2013

IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON
di Richard BACH
libero adattamento e regia 
STEFANO SANDRONI

con

Alessandro APRILE
Fabrizio ARMANDO
Cecilia BELLONE
Lisa BERNARDI
Giorgia BIMA
Giorgia CORAGLIA
Licia CUMERLATO
Selene DEMARIA

Audio – luci – video 
Pinuccio BELLONE

Coreografie e movimenti scenici
Riccardo OITANA – Maria CARLONE

“Al vero Gabbiano Jonathan che vive nel profondo di noi tutti.”

                                                                             Richard Bach

 LA TRAMA 

Jonathan Linvingston è un gabbiano che si sente diverso dagli altri e come scopo nella vita non ha solo quello di procacciarsi il cibo, ma desidera imparare l’arte del volo per raggiungere la perfezione. Questa sua passione però è incompresa sia dalla famiglia che dagli amici che, con il tempo, lo escludono dallo Stormo Buonappetito. Il Consiglio degli Anziani, infatti, lo bolla come reietto, allontanadolo dallo Stormo.
Fuori dal gruppo, Jonathan non può fare altro che continuare nella sua impresa ed è proprio durante una delle sue esercitazioni che incontra due gabbiani che volteggiano nell’aria e lo convincono ad andare con loro nel Paradiso dei Gabbiani. Qui Jonathan incontra il gabbiano anziano Chang, che gli insegna a volare alla velocità del pensiero. Chang, prima di passare al Paradiso superiore, gli lascia un insegnamento: il raggiungimento della perfezione non sta nel volo in sé, ma nel cogliere il segreto dell’amore.
Jonathan decide di ritornare, per insegnare ai suoi vecchi amici dello Stormo ciò che ha imparato. Durante il volo incontra Flethcher, un gabbiano reietto molto simile a lui, che diventa il suo discepolo. Tornato a casa, tutti apprezzano le sue doti, considerate ormai divine, ed egli capisce quale sia la sua vera strada, quella da seguire. Richard Bach riesce a spiegare quanto sia importante vivere pienamente le proprie passioni e ci mostra il sentimento di libertà che è insito in ognuno di noi che non deve essere trascurato.

 NOTE DI REGIA 
E dopo 8 mesi di duro lavoro…eccoci! Siamo alla fine! Come prima esperienza della “Corte dei Folletti”, il progetto non poteva chiedere elementi migliori: tenaci, disciplinati, pieni di passione e di energie che non aspettavano altro che essere buttate fuori e riversate su di un palcoscenico. “La Corte dei Folletti” è un progetto nato dall’idea di creare uno spazio per i giovani, in cui essi potessero sperimentare l’esperienza del teatro, non solo come costruzione e messa in scena di uno spettacolo, ma soprattutto come momento formativo di crescita personale.
Ed è proprio su questo concetto di crescita che lo scrittore Richard Bach fa ruotare l’intera vicenda del gabbiano Jonathan. Come lui i nostri ragazzi hanno lavorato sodo per oltrepassare i propri limiti e per dimostrarci che la passione, l’impegno e la disciplina, se applicati con tenacia e costanza, possono davvero farci volare alto, compiendo le imprese più straordinarie. Ringrazio tutti i folletti e tutto lo staff della Corte dei Folli che ancora una volta mi hanno reso fiero di essere un “Folle”.
Grazie

 I COREOGRAFI 

Grazie cari Folletti… la vostra energia, la vostra purezza il vostro già essere artisti è commovente! Avete dei bravi insegnanti ed un gruppo alle spalle che in pochi hanno la fortuna di avere, non dimenticatelo, crescete consapevoli e vedrete che la sera dello spettacolo si verificherà una magia che non dimenticherete per tutta la vita… e ricordatevi che il muscolo più difficile da muovere è il cuore… non siate avari con lui… lasciatelo libero di pulsare…. con affetto

 

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