Vincitori XI edizione 2019
MIGLIOR SPETTACOLO
SENZA HITLER
di Edoardo Erba
Motivazione: Per aver saputo affrontare un personaggio difficile e malefico come Adolf Hitler da un’angolatura inusuale e inaspettata; un testo coraggioso e acutissimo che giocando con l’ucronia procede – postmodernamente e “alla Tarantino” – ad una personale ed originalissima riscrittura della Storia.
Una precisa messa in scena curata nei minimi dettagli ed un efficace utilizzo delle luci, hanno reso perfettamente il senso di claustrofobia e di oppressione che suscita il testo. .
MIGLIOR SPETTACOLO GIURIA GIOVANI
IL FUNERALE DI PAPA’
Regia Francesco Lezza e Matteo Celli
Motivazione: Uno spettacolo esilarante. Con un ritmo incalzante e un collettivo omogeneo la Compagnia dell’Anello ha saputo trattare un tema difficile e controverso come la morte con ironia e con un finale di commedia con interessanti spunti di riflessione. Ottime le interpretazioni e le caratterizzazioni ed efficace la struttura scenografica. Interpreti sempre pienamente nelle parti assegnate.
MIGLIOR SPETTACOLO PUBBLICO
I GIUSTI NEL TEMPO DEL MALE
di Svetlana Broz
Voto 9,186
MIGLIOR REGIA
IL FUNERALE DI PAPA’
di Francesco Lezza
Motivazione: Dirigere un cast numeroso, vario, con caratterizzazioni complicate non è mai un compito semplice. I due registi non hanno lasciato nulla al caso ed hanno saputo amalgamare il tutto in modo credibile ed efficace. Hanno esaltato le peculiarità dei ruoli con un ritmo serrato e coinvolgente ed hanno saputo rendere al meglio un continuo susseguirsi di situazioni comiche ed irrituali. Ottima messa in scena delle situazioni estranee alla centralità dello spettacolo e la realizzazione delle scene collettive in cui ciascuno ha saputo caratterizzare e il proprio personaggio.
MIGLIOR ALLESTIMENTO
BON MARIAGE
di Andrea Castelletti
Motivazione: Per la frizzante e ironica messa in scena che, con grande originalità, coniuga i codici del teatro leggero e il pamphlet filosofico, la critica di costume e una riflessione sui rapporti di coppia nell’età moderna, rendendo pienamente verosimile il clima dell’epoca e le sue contraddizioni.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – EX AEQUO
ANDREA CARLI
nella parte di Hitler
Spettacolo: SENZA HITLER di Edoardo Erba
Motivazione: L’attore, con intensità e una strabiliante forza interpretativa, ha dato corpo e voce ad un personaggio “difficile” e “odioso” come Adolf Hitler senza mai perdere, durante la messa in scena, alcun riferimento al poliedrico ruolo assegnatogli, pur in presenza di diversi cambi di registro attoriale. Ha reso magistralmente verosimili le molteplici sfaccettature della impegnativa parte interpretando, in modo encomiabile e senza alcun cedimento, gli stati d’animo e le caratteristiche fisiche e caratteriali del personaggio.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – EX AEQUO
DANTE MELITO
nella parte di Attilio
STRAVAGANZA
di Dacia Maraini
Motivazione: Un’ottima prova d’attore,essenziale nella sua peculiarità. Un ruolo delicato e complesso messo in scena con un’interpretazione di grande sensibilità artistica. Dante Melito ha saputo mantenere con forza e lucidità le caratteristiche di Attilio durante tutta la messa in scena, senza sbavature e senza incertezze sia nell’ottima e difficoltosa esposizione vocale sia nella difficile ed impegnativa controscena.
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
CHIARA RIGO
nella parte di Vigée
Spettacolo: BON MARIAGE di Andrea Castelletti
Motivazione: Una prorompente vivacità espressiva e gestuale ed un’efficace presenza in scena hanno consentito all’attrice di rappresentare l’ambiguità del personaggio (apparentemente semplice) in modo assolutamente credibile evidenziandone ed esaltandone l’astuzia, la determinazione e la falsità. Una mademoiselle verosimile e perfettamente calata nel ruolo.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
LUCIANO BALDAN
nella parte di Simon
Spettacolo: IL FUNERALE DI PAPA’
di Francesco Lezza
Motivazione: Una caratterizzazione che avrebbe potuto cadere nell’ovvio e nel banale con i classici stereotipi del ruolo “sopra le righe”. Luciano Baldan con efficace disinvoltura e maestria vocale, attraverso una sorprendente presenza scenica e una naturale verve comica, ha saputo catturare l’attenzione e suscitare le risate del pubblico.
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
LICIA PINI
nella parte di Mary Ann
Spettacolo: IL FUNERALE DI PAPA’
di Francesco Lezza
Motivazione: Un ruolo complesso, solo apparentemente secondario nella struttura del testo, reso in modo splendido dall’attrice sia nelle parti recitative sia nel controscena nei cui silenzi è stata capace di rappresentare il personaggio con maestria espressiva e gestuale. Sensualità, ira, delusione, euforia sapientemente dosate con indubbia bravura.
PREMIO U.I.L.T. PIEMONTE
STRAVAGANZA
di Dacia Maraini
Motivazione: Un tuffo negli anni 70. Mentre i giorni dei “normali” si susseguivano nel panorama delle vite standard, gli “stravaganti”, i deviatori delle norme sociali, venivano allontanati dalle loro famiglie, isolati, torturati e ridotti a larve umane da una psichiatria sorda e impietosa.
Un premio all’ interpretazione di questa parte della nostra storia, dei vergognosi segreti di famiglia, delle caverne dell’essere. Per aver saputo incarnare il testo mirabile di Dacia Maraini, restituendo pensieri e parole agli scomodi protagonisti.
Suoni, posture e voci, siparietti, luci e ombre: una sapiente ambientazione dei fatti, invitano lo spettatore a conoscerli e a riflettere sulla pazzia e sulla vera libertà.
MENZIONE SPECIALE
I GIUSTI NEL TEMPO DEL MALE
di Svetlana Broz
Motivazione: Per aver narrato con coraggio e determinazione, storie di guerra troppo in fretta dimenticate, esplorando situazioni estreme, responsabilità e contraddizioni dei comportamenti umani; il tutto con una produzione teatrale di qualità..
MENZIONE SPECIALE
STRAVAGANZA
di Dacia Maraini
Motivazione: Per aver portato in scena con coraggio e sensibilità un tema di forte impatto sociale, dai molteplici risvolti umani e relazionali; presentando anche alle nuove generazioni, con uno spettacolo di alta qualità, circostanze e conseguenze di un importante riforma del secolo scorso.
PREMIO SPECIALE CORTE DEI FOLLI
STRAVAGANZA
di Dacia Maraini
Motivazione: La fotografia viene premiata per la tecnica fotografica ovvero l’inquadratura, la messa a fuoco ed il contrasto, per il superamento della difficoltà dovute alle luci di scena in una ripresa dal vivo. La rappresentatività dell’immagine, nell’ambito del testo rappresentato dalla Compagnia teatrale, coglie in pieno l’intensità della narrazione con sguardi, gesti, luci ed ombre e rende pienamente la situazione di drammaticità e di angoscia proposta dallo spettacolo.