Vincitori XIII edizione 2023

MIGLIOR SPETTACOLO
LE SEDIE
di Eugéne Ionesco
Motivazione:
Il testo, a dispetto degli anni e delle numerosissime messe in scena, conserva una sua strutturale complessità, ma rivela, al contempo, un’attualissima e sconcertante profondità. La pièce di Eugéne Ionesco, a cavallo tra dramma e commedia, ha offerto ai due ottimi interpreti la possibilità di mettere in luce tutte le loro qualità espressive, in una ricchezza di registri e toni interpretativi che ha esaltato l’ironica, graffiante e drammatica riflessione esistenziale del drammaturgo franco-rumeno.
Anche la regia, acuta e a tratti spericolata, e l’allestimento scenico che con grande originalità coniuga i codici del teatro dell’assurdo e della commedia di costume contribuiscono a rendere unico lo spettacolo della compagnia “Teatro Impiria”.
Regia: Gherardo Coltri
Teatro Impiria – Verona
MIGLIOR REGIA
filippo fossA
NEI PANNI DI CYRANO
Motivazione: Nella messa in scena del Cyrano, Filippo Fossa, come un sapiente direttore di orchestra, riesce ad armonizzare perfettamente gli strumenti a sua disposizione: il corpo, la voce e l’anima dell’interprete. Coadiuvato da un curato disegno luci e da una semplice ed efficace scelta musicale, Fossa crea una regia che accompagna il pubblico in un viaggio narrativo dimostrando che, anche all’interno di una tela bianca, si può vedere una gamma infinita di colori.
di Nicolas Dervort
Teatro Estragone – San Vito al Tagliamento (PN)
MIGLIOR ALLESTIMENTO
LE SEDIE
di Eugéne Ionesco
Motivazione:
Una scenografia di grande impatto visivo ed emotivo unita ad un sapiente uso delle luci, che riesce a coinvolgere appieno lo spettatore trascinandolo nel mondo fatto di incomunicabilità nel quale si dibattono i due protagonisti del dramma e che restituisce il forte senso di oppressione e decadenza di cui è intriso il testo di Ionesco.
Perfetti il trucco dei personaggi ed i costumi di un’epoca passata, dalla eleganza consunta, segno di nobiltà vana ed effimera.
Tutto rivela l’assurdità della condizione umana e l’impossibilità di capire e di capirsi.
Regia: Gherardo Coltri
Teatro Impiria – Verona
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
ERNESTO FAVA
nel ruolo di Sandro
spettacolo
L’ACQUARIO di Claudio Grattacaso
Motivazione:
Ernesto Fava ha dimostrato di essersi immerso nei meccanismi dell’acquario, dove la boccia che ci confina, diventa specchio in cui vedere il proprio riflesso.
L’attore riesce nell’intento di portare a galla luci e ombre dei rapporti umani, donando al pubblico un’interpretazione credibile e dinamica.
L’ascolto e la consapevolezza di sé, degli altri e dello spazio contribuiscono a rendere la performance di Fava un ingranaggio fondamentale e ben oliato per rappresentare come la psicologia di un individuo irrisolto influisca sui rapporti sociali.
Regia Marcello Andria
Compagnia dell’Eclissi – Salerno
MIGLIOR ATTRICE NON PROGAGONISTA
ROSANNA RECCIA
nel ruolo de “la ragazza”
spettacolo
LA STRADA di Pinelli – Flaiano – Fellini
Motivazione:
L’attrice si muove, in un ruolo giocato a piccoli tratti, con una recitazione composta che non cerca la compiacenza, ma si concentra in un’empatia essenziale, necessaria, rassicurante.
L’interpretazione garbata ha reso appieno la delicatezza del personaggio, solo apparentemente marginale, che in brevi apparizioni ha saputo esprimere l’umana tenerezza, la comprensione, l’accudimento. Con profondo rispetto coinvolge lo spettatore nel legame amorevole con Gelsomina e la vicinanza fino al momento estremo.
Regia: Marco Lombardi
I Giardini dell’Arte Aps – Firenze
MIGLIOR ATTRICE ex aequo
NORINA BENEDETTI
spettacolo
NEI PANNI DI CYRANO di Nicolas Dervort
Motivazione:
L’attrice dimostra una straordinaria capacità di tenere la scena, totalmente spoglia di elementi scenografici, dando vita a diversi personaggi fortemente tipizzati nelle loro differenti personalità. Costituisce l’unico filo conduttore di una storia che è insieme umoristica e seria, e invita lo spettatore a riflettere e a guardare la realtà con occhi diversi.
Regia: Filippo Fossa
Teatro Estragone – San Vito al Tagliamento (PN)
RAFFAELLA AFELTRA
spettacolo
LA STRADA di Pinelli – Flaiano – Fellini
Motivazione:
Con viva espressività nella voce e nel corpo l’attrice bene intrepreta il personaggio senza riprodurre banalmente quello felliniano di Giulietta Masina. L’animo ingenuo e lo stupore incantato di Gelsomina le permettono di attraversare in modo leggero le contraddizioni, le illusioni e le amarezze della vita, mostrandoci un’umanità spogliata delle sue maschere. Il suo viaggio diventa metafora della nostra esistenza, incontro di esperienze spesso dolorose, offrendo a tutti una possibilità di riscatto.
Regia: Marco Lombardi
I Giardini dell’Arte Aps – Firenze
MIGLIOR ATTORE
GHERARDO COLTRI
spettacolo
LE SEDIE di Eugéne Ionesco
Motivazione:
L’attore dal viso trasognato e dolente, gli abiti eleganti ma consunti, segno di una nobiltà decaduta ed effimera, incarna l’incapacità di comprendere il senso dell’esistenza e di stabilire rapporti tra gli uomini. Insieme al suo partner dà vita a personaggi invisibili con cui si intrecciano dialoghi paradossali e giochi di parole con effetti di non sense, tipici del teatro dell’assurdo. I dialoghi non esprimono concetti logico-razionali, ma suscitano un’emozione che induce al sorriso nonostante il senso tragico del dramma.
Regia: Gherardo Coltri
Teatro impiria – Verona
PREMIO “FOLLETTI”
GHERARDO COLTRI
spettacolo
LE SEDIE di Eugéne Ionesco
Motivazione: Con la sua visione artistica di un testo complesso e difficile, l’attore-regista ha realizzato una messa in scena evocativa e suggestiva, accendendo i nostri pensieri e suggerendoci immagini che hanno toccato corde impensate del nostro animo, lasciandoci abbandonare all’assurdo. È riuscito a costruire una splendida figura di donna che, senza banalità e facili cliché en travesti, sa guidare lo spettatore in un viaggio onirico alla ricerca di una soluzione ai mali del mondo che non esiste. Nei suoi gesti abbiamo percepito l’amore in un rapporto di coppia traballante, empatizzato con un’età distante dalla nostra, percependo le diverse sfumature della senilità.
Regia: Gherardo Coltri
Teatro Impiria – Verona
PREMIO DEL PUBBLICO
1° classificato – gradimento pubblico
NEI PANNI DI CYRANO
di Nicolas Dervort
voto: 9,685
Regia: Filippo Fossa
Teatro Estragone – San Vito al Tagliamento (PN)
2° classificato- gradimento pubblico
L’ACQUARIO
di Claudio Grattacaso
voto: 9,03
Regia: Marcello Andria
Compagnia dell’Eclissi – Salerno
3° classificato – gradimento pubblico
LA STRADA
di Pinelli – Flaiano – Fellini
voto: 8,996
Regia: Marco Lombardi
I Giardini dell’Arte Aps – Firenze
PREMIO GIURIA STUDENTI
1° classificato – studenti
NEI PANNI DI CYRANO
di Nicolas Dervort
voto: 9,826
Motivazione: Per comprendere l’unicità di questo spettacolo bisogna forse iniziare con la traccia audio finale: commovente ed estremamente umana. Due caratteristiche esemplari della messa in scena, a nostro avviso, impeccabile. Grande disinvoltura dell’attrice nell’interpretare i differenti e contrapposti personaggi che rappresentano appieno la nostra quotidianità. Abbiamo potuto riflettere sul ruolo cruciale della comunicazione, anche non verbale, del dialogo e dell’empatia: tutti insieme, come Kevin, Max, Asia, Brayan e Piero abbiamo il compito di costruire e realizzare la nostra storia, superando le paure e comprendendo che le nostre difficoltà possono essere i punti di forza con cui spiccare il volo. Grazie Norina!
Regia: Filippo Fossa
Teatro Estragone – San Vito al Tagliamento (PN)

2° classificato – studenti
DUELLO. IL GIOCO DELL’ASSASSINO
di Anthony Shaffer
voto: 9,447
Regia: Pietro Baio
Filodrammatica Orenese – Vimercate (MB)

3° classificato – studenti
L’ACQUARIO
di Claudio Grattacaso
voto: 8,223
Regia: Marcello Andria
Compagnia dell’Eclissi – Salerno

PREMIO SPECIALE UILT Piemonte APS

LA STRADA
di Pinelli – Flaiano – Fellini
Motivazione:
La Strada mostra i suoi personaggi multicolori, girovaghi dal destino incerto, esposti alle intemperie. Attraverso lo sguardo stupito di Gelsomina, le sue apprezzate movenze, l’incontro col Matto e i momenti corali, la Compagnia „I Giardini dell’Arte“ ha saputo restituire un dipinto credibile dell’opera felliniana.
Il bel film è atterrato sul palcoscenico e si è fatto teatro.
L’atmosfera fedele e sognante, così ricreata, ha catturato le emozioni degli spettatori, restando nella loro memoria.
Regia: Marco Lombardi
I Giardini dell’Arte Aps – Firenze
PREMIO HAR MIGLIOR RESA FOTOGRAFICA
GIANMARCO TOMATIS
spettacolo L’ACQUARIO di Claudio Grattacaso
Motivazione: Una fotografia, uno scatto, un istante, un centesimo di secondo che racconta, da solo, gran parte della trama dello spettacolo “L’acquario”.
Lo scambio di sguardi ironici, colti nelle espressioni differenti dei visi, descrive chiaramente il contenuto del testo, tutto giocato in modo sapiente su una corrente alternata di battute sarcastiche volte a ferire in modo profondo l’avversario e in contemporanea a cercarne la presenza, per dare a sé stessi una ragione boccheggiante di vita. Tragedia perfettamente umana, da pesci in acquario.
A tutto questo si aggiungano gli elementi di tecnica fotografica ben dosati per quanto riguarda le luci, i colori, il movimento e la composizione.
Regia: Marcello Andria
Compagnia dell’Eclissi – Salerno
PREMIO SPECIALE LA CORTE DEI FOLLI
duello. il gioco dell’assassino
di Anthony Shaffer
Motivazione: Per il ritmo serrato ed i continui cambi di registro. Per l’ottimo impianto scenico arricchito dalla presenza delle figure immobili, ma vive e presenti, dei due automi e per l’estrema cura dei particolari. Per averci regalato una storia intrigante resa godibile dalla valenza degli attori in scena.
Una menzione particolare a Luigi D’Avino e a Marco Pedrali per la loro performance “silenziosa” e per la tenacia con la quale hanno mascherato efficacemente la costrizione di una presenza scenica quanto mai impegnativa.
Regia: Pietro Baio
Filodrammatica Orenese – Vimercate (MB)
LE RECENSIONI DI GIULIA DAMILANO
Liceo Ancina – Fossano
3 ottobre 2023
LA STRADA di Pinelli – Flaiano – Fellini
regia Marco Lombardi
I Giardini dell’Arte Aps
Firenze
La capacità di recitazione, l’utilizzo attento delle musiche ripetitive per sottolineare determinate azioni e l’accurata scelta dei costumi sono gli elementi maggiormente rilevanti dello spettacolo. In più, avendo praticato il circo, mi ha ulteriormente attratta, poiché penso sia un luogo inclusivo, di grande crescita e realizzazione di sé.
10 ottobre 2023
DUELLO. IL GIOCO DELL’ASSASSINO
di Anthony Shaffer – regia Pietro Baio
Filodrammatica Orenese
Vimercate (MB)
La recitazione sublime, la sceneggiatura incantevole e la precisione dei movimenti dei giocatori di dama sono i tratti distintivi dello spettacolo. Una storia intrigata con una profonda riflessione sulla distinzione tra la realtà e il gioco. Quest’ultima può fungere da specchio della realtà, poiché spesso si accavallano e si intersecano i due “mondi”, non riuscendo a distinguerli con chiarezza.
17 ottobre 2023
L’ACQUARIO di Claudio Grattacaso
regia Marcello Andria
Compagnia dell’Eclissi
Salerno
Nello spettacolo teatrale gli aspetti maggiormente gradevoli sono la scenografia (sempre in movimento grazie all’acquario), la grande capacità nelle tecniche di recitazione e la ricerca di trasmettere l’idea di amicizia. Ritengo, pertanto, che la rappresentazione si avvicini molto alla nostra quotidianità: spesso si ricevono commenti e si associano nomignoli “scomodi”. Mi ha colpito molto la frase: “I veri amici ti mettono in discussione”, poiché tramite l’Amicizia disinteressata si riesce a indagare in aspetti profondi di sé e a ampliare i propri orizzonti.
Ho apprezzato anche l’utilizzo attento e preciso della musica e dei vari suoni (come lo sciacquone o il telefono).
24 ottobre 2023
LE SEDIE di Eugéne Ionesco
regia Gherardo Coltri
Teatro Impiria
Verona
Ho apprezzato molto la scenografia, i costumi variopinti e la scelta di utilizzare sedie diverse, così come sono differenti e uniche tutte le persone. Mi ha colpito la grande capacità di recitazione e la riflessione sulla vita: un binomio tra frenesia e riflessione, tra felicità e dolore.
31 ottobre 2023
NEI PANNI DI CYRANO
di Nicolas Dervort
regia Filippo Fossa
Teatro Estragone
San Vito al Tagliamento (PN)
Toccante, commuovente e assolutamente attuale sono le parole che utilizzo per descrivere quest’ultimo spettacolo. La presenza di un solo oggetto in scena porta l’osservatore a concentrarsi maggiormente sulla recitazione impeccabile. Ho apprezzato la disinvoltura nel passaggio tra i vari personaggi e, soprattutto, l’intervento audio finale. Credo, infatti, che nella nostra società ci sia bisogno di empatia, dialogo e comprensione. Grazie!