Premio FOLLE D ‘ARTISTA V Edizione 2019

1° Classificato

SEBASTIANO BOSCHIERO

Faust di Goethe

Associazione Culturale Streben Teatro – Mogliano

Veneto TV

Motivazione:

«Solo sbagliando l’uomo si approssima alla verità» disse Dio a Mefistofele.

Nella famosa sfida tra il bene e il male raccontata da Goethe, Faust deve superare situazioni che mettono alla prova la sua esistenza, la sua morale, i suoi ideali filosofici. Questo angosciante passaggio, questo malessere spronato continuamente dal demone Mefistofele è rappresentato graficamente con un forte simbolismo: la maschera, il mantello, il fondo scuro… tuttavia la luce che illumina la maschera, il soggetto che ci guarda e la posizione dell’osservatore danno – in questa scena malinconica – un barlume di speranza come se la luce fosse proiettata dallo spettatore, quasi complice di quella salvezza che alla fine arriverà.

Trasmettere con una locandina la guerra intestina di un’anima, l’assenza di fiato di fronte alle tentazioni e l’integrità morale è sicuramente un lavoro difficilissimo che l’autore è riuscito a fare in modo egregio.

Grande simbolismo, impatto visivo, equilibrio grafico e potenza comunicativa.

2° classificato

PIERO SCHIRINZI

Il gioco

liberamente tratto da “Le Panne” di Friedich Durrenmatt

Calandra – Tuglie LC

Motivazione:

Schirinzi ci ha abituato a queste illustrazioni metaforiche che raccontano in una sola tavola un insieme di situazioni che, a mano a mano, vengono scoperte nello spettacolo teatrale: l’ambizione, lo scompenso, il desiderio, le bevute, le apparenze, il successo…

Con una raffinatissima illustrazione, la locandina racconta tutto questo, con elementi che si bilanciano tra di loro. Di grande effetto visivo il dettaglio della cravatta e le ombre sotto il piatto che, guardate nel contesto dello spettacolo, danno un importante peso simbolico alla grafica.

3° classificato

PAOLO NANNI

Moby Dick – L’incubo di Achab da Moby Dick di

Herman Melville

Associazione Culturale CTC Calabresi TeMa Riuniti – Macerata

Motivazione:

Impossibile negare l’influenza della Gestalt (la psicologia delle percezioni), nella realizzazione di questa locandina. Una locandina che ci accompagna nella scoperta dei suoi elementi, prima la macchia bianca che diventa balena, poi il mare, la barca, il pescatore… un viaggio visivo bilanciatissimo, un percorso antiorario che parte dalla coda della balena per arrivare al titolo dello spettacolo sorprendentemente misurato a conferma che non serve esagerare con il testo per ottenere una buona leggibilità. Essenziale, ma al contempo fortemente espressiva, dalla posizione dei corpi traspare la sfida, la lotta, ma soprattutto il male, della natura e degli uomini.

Le altre locandine che formano la rosa delle migliori 30

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