PREMIO FOLLE D'ORO "Giovanni Mellano" VIII edizione 2016
I VINCITORI
Premio MIGLIOR SPETTACOLO 2016
“LA PORTA CHIUSA”
adattato e diretto da Maximilian Nisi - COMPAGNIA DELL’ORSO di Lonigo (VI)
Motivazione: Nulla da aggiungere, nulla da togliere a questo complesso lavoro teatrale la cui forza sta nella coerenza, nell'armonia di elementi scenografici ed attoriali, nell'equilibrio sulle scelte dei tempi.
Premio GRADIMENTO PUBBLICO
“ALI. Una strada lastricata di stelle”
adattato e diretto da Andrea Castelletti - Compagnia TEATRO IMPIRA di Verona
VOTO: 9,42
Premio MIGLIOR ATTORE
Massimo BIONDI nella parte di “MIKE”
Spettacolo “UNDER”adattato e diretto da Loretta Giovannetti - Compagnia GRANDI MANOVRE di Forlì
Motivazione: Per la straordinaria capacità con la quale ha saputo far emergere il personaggio “nascondendo” il protagonismo dell'attore. L'efficace e convincente interpretazione ha suscitato, nello spettatore, una forte tempesta emotiva.
Premio MIGLIOR ATTRICE
Livia CARLI nella parte di “CLOV”
Spettacolo “FINALE DI PARTITA” di Samuel Beckett - Regia Livia Carli e Gianni Oliveri
Motivazione: La Giuria si è confrontata per motivare la scelta e definire la bellezza dell'interpretazione. La conclusione è stata unanime: “BRAVO! BRAVO! BRAVO!”
Premio MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Pino CAPOZZA nella parte di “L'AVVENTORE”
Spettacolo “L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA... E GLI ALTRI”
adattato e diretto da Giuseppe Golisano - Compagnia ZONA TEATRO LIBERO di Pistoia
Motivazione: Per aver affrontato con intensità e maestria la parte prevista dal testo bilanciando perfettamente controscena ed interpretazione.
Premio MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Linda BALSEMIN nella parte del “CAMERIERE”
Spettacolo “L’ARTE DELLA COMMEDIA”
Motivazione: Per la difficoltà della caratterizzazione grottesca e dell'utilizzo innaturale della voce. Per non aver mai "lasciato" il personaggio pur in presenza di poca continuità in scena.
Premio MIGLIOR REGIA
Maximilian NISI
Spettacolo “LA PORTA CHIUSA” - COMPAGNIA DELL’ORSO di Lonigo (VI)
Motivazione: Per aver saputo orchestrare, con il giusto equilibrio ed in modo straordinario, tutti gli elementi di questo spettacolo: l'adattamento del testo, l'interpretazione degli attori, l'utilizzo delle musiche e l'allestimento di forte impatto emotivo.
Premio MIGLIOR ALLESTIMENTO
Spettacolo “ALI. Una strada lastricata di stelle”
adattato e diretto da Andrea Castelletti - Compagnia TEATRO IMPIRA di Verona
Motivazione: Geniale, fantasioso, evocativo. Con elementi semplici utilizzati in modo originale ha suscitato stupore e sorpresa nel pubblico proiettandolo in un mondo sospeso tra sogno e realtà.
Premio MIGLIOR SPETTACOLO giuria giovani
“ALI. Una strada lastricata di stelle”
adattato e diretto da Andrea Castelletti - Compagnia TEATRO IMPIRA di Verona
Motivazione: Le luci e la musica, utilizzate in modo efficace e completate da una scenografia semplice ma geniale, rendono questo spettacolo emotivamente intenso con i due attori che dimostrano di avere ottime capacità interpretative e grande presenza scenica, valorizzate da una magistrale regia.
Premio MIGLIOR ATTORE giuria giovani
Massimo BIONDI nella parte di “MIKE”
Spettacolo “UNDER”adattato e diretto da Loretta Giovannetti - Compagnia GRANDI MANOVRE di Forlì
Motivazione: Un ruolo tecnicamente complesso e difficile da sostenere, portato in scena con estrema credibilità, supportato da un'eccellente modulazione vocale e da un ottimo eclettismo espressivo.
Menzione speciale giuria giovani
Sergio BONOMETTI nella parte del “BIDELLO”
Spettacolo “ALI. Una strada lastricata di stelle” adattato e diretto da Andrea Castelletti - Compagnia TEATRO IMPIRA di Verona
Motivazione: Per aver saputo accompagnare lo spettatore in un viaggio alla riscoperta del proprio bambino interiore, coniugando un'indubbia capacità attoriale con una straordinaria presenza in scena che ha valorizzato, in pieno, il personaggio per tutta la durata dello spettacolo.
Premio MIGLIOR ATTRICE giuria giovani
Livia CARLI nella parte di “CLOV” Spettacolo “FINALE DI PARTITA” di Samuel Beckett - Regia Livia Carli e Gianni Oliveri
Motivazione: Ottima la costruzione e l'interpretazione del personaggio di Clov che, attraverso un'ottima presenza scenica, ha saputo rendersi accattivante ed estremamente fruibile dal pubblico nonostante la complessità del testo.
Spettacolo “LA PORTA CHIUSA”
adattato e diretto da Maximilian Nisi - COMPAGNIA DELL’ORSO di Lonigo (VI)
Motivazione: Nulla da aggiungere, nulla da togliere a questo complesso lavoro teatrale la cui forza sta nella coerenza, nell'armonia di elementi scenografici ed attoriali, nell'equilibrio sulle scelte dei tempi.
Premio MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Pino CAPOZZA nella parte di “L'AVVENTORE” Spettacolo “LA PORTA CHIUSA”
adattato e diretto da Maximilian Nisi - COMPAGNIA DELL’ORSO di Lonigo (VI)
Motivazione: Per la difficoltà della caratterizzazione grottesca e dell'utilizzo innaturale della voce. Per non aver mai "lasciato" il personaggio pur in presenza di poca continuità in scena.
Premio MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Linda BALSEMIN nella parte del “CAMERIERE” Spettacolo “L’ARTE DELLA COMMEDIA”
Motivazione: Una buona e convincente interpretazione frutto di un grande lavoro attoriale. L'attrice ha espresso con sensibilità le sfaccettature del personaggio.
Premio MIGLIOR REGIA ex aequo
Marcello ANDRIA Spettacolo “L’ARTE DELLA COMMEDIA”
Motivazione: Per avere amalgamato e diretto in maniera efficace i personaggi “eduardiani”, diversi tra di loro e perennemente in bilico tra finzione e realtà. In ugual misura ha connotato lo spettacolo con un utilizzo dello spazio scenico innovativo ed originale nel rispetto della classicità dell’opera.
Premio MIGLIOR REGIA ex aequo
Gino BRUSCO Spettacolo “L’ULTIMA VITTORIA”
Motivazione: Lavoro originale e curato, che ha valorizzato un testo estremamente ricco che mette in rilievo la complessità dell'essere umano. Il regista ha saputo esaltare le capacità interpretative delle due protagoniste.
Premio MIGLIOR ALLESTIMENTO
Spettacolo “MATO DE GUERA”
Motivazione: Pochi, essenziali, versatili elementi di impatto violento su una scena che ricrea lo spazio dei ricordi e si fa luogo sofferto della memoria.
FOLLE D’ORO GIURIA GIOVANI 2015
Premio MIGLIOR SPETTACOLO
“OH DIO MIO” – Teatro C.L.A.E.T. – Ancona
Motivazione: Il testo, brillante e quanto mai attuale, è stato portato in scena in modo dinamico e con bravura dai due attori protagonisti che hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico sia nella parte iniziale più “leggera” sia nella parte più “biblica” della vicenda. Ottimo l’allestimento, essenziale nella struttura ed originale nei piccoli particolari.
Premio MIGLIOR ATTORE
Gigi MARDEGAN nella parte di “UGO” Spettacolo “MATO DE GUERA”
Motivazione: Pur nell’oggettiva difficoltà di comprensione del testo, dovuta all’uso del dialetto, il pubblico è stato letteralmente catturato dalla bravura dell’attore in scena che ha saputo COMUNICARE e farsi COMPRENDERE in pieno con naturalezza e spontaneità. Ha coinvolto gli spettatori, con una non comune preparazione attoriale, in un turbinio di emozioni che gli hanno consentito di rendere REALE la FINZIONE del teatro.
Premio MIGLIOR ATTRICE
Alice SARACCO nella parte di “JEANNE” Spettacolo “CONTROTEMPO”
Motivazione: La giovane attrice ha dimostrato una notevole capacità interpretativa trasmettendo in pieno tutti gli stati d’animo dettati dal testo. Ha reso semplice l’immedesimazione del pubblico nelle varie sfaccettature del personaggio e, con ottimi tempi teatrali, ha retto con bravura la difficile parte prevista dal copione.
|
|
|
DEBUTTO: GIUGNO 2016
PARTECIPAZIONE A PREMI E CONCORSI:
- 7 Agosto 2016 – PREMIO STELLA D’ORO ALLERONA (TERNI)
Premio MIGLIOR SPETTACOLO - GRADIMENTO PUBBLICO –MIGLIOR SCENOGRAFIA
- 26 Marzo 2017 – PREMIO UILT PIEMONTE VOLVERA (TORINO)
MIGLIOR SPETTACOLO – MIGLIORE SPETTACOLO GIURIA GIOVANI
- 19 Maggio 2017 – PREMIO IL CAMALEONTE Città di ORBASSANO (TORINO)
MIGLIOR SPETTACOLO – MIGLIOR SPETTACOLO GIURIA GIOVANI – PREMIO CRITICA APOTHEMA
- 20 Maggio 2017 – PREMIO TOTOLA VERONA
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA GIULIA CARVELLI – MIGLIOR TESTO
- 06 Novembre 2017 – PREMIO TEATRALE CITTA’ DI CHIVASSO
PREMIO GRADIMENTO DEL PUBBLICO
- 28 Gennaio 2018 – XVIII Teatro Comico d’Autore e… SPINEA (VE)
PREMIO GRADIMENTO DEL PUBBLICO - MIGLIOR ATTORE - MIGLIOR ATTRICE - MIGLIOR REGIA - MIGLIOR SPETTACOLO
- 18 Febbraio 2018 – 10° FESTIVAL NAZIONALE XS SALERNO
PREMIO GRADIMENTO DEL PUBBLICO - MIGLIOR ATTRICE - MIGLIOR SPETTACOLO GIURIA GIOVANI - MIGLIOR SPETTACOLO
LA STORIA
"Avete mai ballato il tango? Avete mai provato? Ballare il tango è una cosa che non si può spiegare con le parole, bisogna sentirlo dentro. Un bravo ballerino può far ballare anche chi non ha mai studiato un passo in vita sua. Perchè l'importante non è la tecnica, è il cuore"
In un ambiente unico (che poi scopriremo rappresentare due luoghi diversi) un uomo e una donna raccontano la loro storia parlando direttamente al pubblico. L’uomo e la donna non parlano mai tra di loro, ma i loro monologhi si intrecciano e il loro racconto a volte sembra combaciare: si capisce che le loro vite scorrono parallele e stranamente incrociate, ma fino all’ultimo non sarà svelato qual’è il nodo che li unisce. I due personaggi appartengono a due periodi storici diversi, ma stanno raccontando la stessa storia. Solo nel finale si guarderanno finalmente negli occhi e si “parleranno” per la prima volta, ballando insieme un simbolico tango.
NOTE DELL'AUTRICE
In scena, due vite scorrono parallele. I due protagonisti vivono due tempi diversi, non parlano mai tra loro, ma condividono la forza della giovinezza, l'orrore per la perdita dell'identità e la passione per il tango.
Le loro vite sono stranamente incrociate, legate indissolubilmente.
Non si conosceranno mai, ma si assomigliano. “Tango” racconta un pezzo di storia dell'umanità che qualcuno preferirebbe dimenticare.
Un articolo su un quotidiano, che parlava dei figli rubati dei desaparecidos argentini, così è nato “Tango”.
Era il 1999 e a ripensarci oggi sembra un secolo. Eppure, nonostante siano passati 17 anni, la questione dei desaparecidos e dei figli sottratti ai loro genitori resta prepotentemente attuale, come se questa storia non riguardasse soltanto la Storia di un solo Paese – l'Argentina – ma fosse una storia che ci riguarda tutti, chi c'era e chi non c'era; chi sapeva e chi no; chi vuole ricordare e chi si volta dall'altra parte.
Allora, volevo fortemente che questa storia fosse divulgata, sentivo l'esigenza fortissima di dare voce a chi non poteva più parlare. Pur non avendo una storia personale legata in alcun modo a quella argentina, pur non avendo - fino ad allora - mai parlato dell'argomento con persone coinvolte, per una di quelle incredibili “coincidenze” che, suppongo, si possono spiegare soltanto con quella forza misteriosa che ci spinge a non poter distogliere il cuore dall'essenziale, mi sono trovata a scrivere come se sapessi esattamente cosa dire. Michelangelo diceva che l'opera è già dentro al blocco di marmo, così penso che anche per me la storia fosse già lì, che mi aspettava.
Da subito, “Tango” è diventato qualcosa di più di uno spettacolo. Mi ha permesso di creare legami che durano ancora oggi. Con molti familiari delle vittime; con le Abuelas de Plaza de Mayo e la sua presidentessa Estela Carlotto, che da sempre si batte perché un crimine del genere non venga mai più commesso.
Quando “Tango” è andato in scena per la prima volta, le abuelas avevano ritrovato 81 nipoti. Alla data in cui scrivo, i nipoti ritrovati sono 119, tra cui Guido Carlotto, nipote di Estela, ritrovato il 5 agosto del 2014. Estela lo stava cercando da 36 anni. E quando l'ho saputo mi è sembrata la riapertura di un cerchio. Ho pensato che questa storia non ha finito di essere raccontata. Per questo, accolgo sempre con gratitudine la proposta di chi si impegna per portare in scena questo testo. Con, sempre presente, la consapevolezza che quando si fa qualcosa con il cuore, di sicuro arriva al cuore. Mi piacerebbe farlo arrivare al cuore di chi ancora non sa.
Francesca Zanni, aprile 2016
NOTE DI REGIA
E' una cosa strana! Ci sono vicende che, quando ne vieni a conoscenza, ti si infilano nell'anima e le senti tue anche se, fortunatamente in questo caso, non ne sei stato parte.
Quando sento parlare dei DESAPARECIDOS ARGENTINI mi succede proprio questo.
Con entusiasmo ho portato in scena il bellissimo lavoro di Francesca Zanni e con lo stesso entusiasmo ho affidato a Giulia ed a Stefano le difficili ed impegnative parti previste dal copione.
Sono stato ricambiato ampiamente dalla loro bravura, dalla caparbietà e dalla professionalità con cui hanno affrontato la crescita di questo progetto.
Lo stesso entusiasmo l'ho ricevuto da chi, con me, ha affrontato questo viaggio nella storia dell'altro ieri. Cristina, con le sue idee, la sua visione artistica, il suo incomparabile gusto, la sua grande sensibilità. Gianfranco con la sua proverbiale concretezza e velocità esecutiva. Susi e Piermario, due nuovi compagni che non hanno avuto difficoltà a trasmetterci la loro incontenibile passione per quella cosa strana che quando ti afferra non ti lascia scampo: IL TANGO!
Il risultato di questo lavoro, di questa ricerca, di questa passione lo vedrete tra poco, non appena il sipario si aprirà e le magiche note del tango e le vicende dei due giovani protagonisti, avvolgeranno i vostri corpi e le vostre anime così come hanno fatto con tutti noi.
Grazie per essere qui con noi, grazie per aver speso il vostro tempo per esserci e per aiutarci a trasmettere, a chi non è presente, il messaggio di speranza e di ricerca di giustizia e verità che le MADRI e le NONNE di PLAZA DI MAYO portano avanti con tenacia da 40 anni.
NUNCA MAS!
Pinuccio Bellone
|
|
luci e audio Pinuccio Bellone |
LA STORIA
La tragedia di Amleto vista, con gli occhi della servitù, dalla cucina del castello di Elsinore.
Una sapiente ed esilarante riscrittura in chiave comico-grottesca del capolavoro shakespeariano.
Il cuoco Froggy, che mal sopporta l’ingiusta accusa di Amleto di essere l’artefice della morte del padre, è l'origine e la molla di tutta la sanguinosa vicenda.
Inconfondibile scrittura del "nostro" Aldo Nicolaj che, con arguzia e inconfondibile ironia, in un crescendo di equivoci e situazioni comiche, regala al pubblico risate e colpi di scena.
NOTE DI REGIA
Abbiamo cercato di trasmettere non solo l'esilarante comicità di Aldo Nicolaj, ma anche la leggerezza con cui i protagonisti, il cuoco Froggy e la moglie Cathy, affrontano le forti emozioni e drammi che i personaggi dell'opera originale portano sulla scena. La recitazione è volutamente sopra le righe, con lo scopo di prendere un po' meno sul serio i vari personaggi shakespeariani: Amleto, Laerte, Orazio, Ofelia, Gertrude e nel contempo sottolineare il forte potere che la risata può avere nella vita di tutti i giorni, dove, a volte, è importante prendere un po' meno sul serio quelli che ci sembrano dei drammi, cercando di riderci su!